Paesaggio agrario e città diffusa: sviluppo sostenibile e gestione delle trasformazioni
Il paesaggio agrario italiano è stato nei secoli luogo necessariamente antropizzato e strettamente legato allo sviluppo e alla storia degli agglomerati urbani. La crescita illimitata della città in questo ultimo secolo, dovuta ad un'urbanizzazione invasiva e mal controllata, ha cancellato le diversità degli spazi rurali e di quelli naturali, la differenziazione fra città e campagna, tra aree antropizzate e aree dove ancora l'elemento naturale trova la sua collocazione.
Negli ultimi anni si è assistito ad una trasformazione diffusa e capillare delle strutture insediative minori, legate a forme di investimento improntate sul localismo economico, e questo ha condotto ad una crescita reticolare dei paesaggi antropizzati.
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